mercoledì 30 novembre 2011

Quando si chiude un portone

Proprio ieri si parlava di porte che si chiudono e di portoni che si aprono. . . ebbene, ho lasciato che si chiudesse un portone sul paese dei balocchi ed immediatamente si è aperta una porta, piccola, piccola sul paese delle meraviglie.
Qualche tempo fa, mentre ero in attesa del rinnovo del mio contratto, in preda ad un attimo di sconforto, mi sono messa a cercare qualche annuncio, qualche concorso, qualche cosa...ed è saltato fuori un concorso, proprio nel posto dove attualmente lavoro, con scadenza il giorno successivo, ed il profilo mi calzava a pennello. Così ho passato la nottata a preparare la domanda ed il giorno dopo l'ho spedita. 
Dopo qualche giorno mi hanno rinnovato il contratto, sono tornata al lavoro ed ho iniziato a riflettere su quel concorso. Ok, partecipo. Ma se poi vinco devo traslocare, fisicamente e mentalmente. Cambiare, di nuovo, argomento, colleghi, metodiche, per cosa? Cambia tutto ma non cambia niente. Prolungo l'agonia di altri due anni, ma il risultato sarà lo stesso. E' ora di prendere una decisione.
E ho deciso.
Quando mi chiameranno, non parteciperò. Finisco questo contratto, per rispetto degli accordi presi e poi prendo un'altra strada.

La chiamata non è arrivata. Possibile, mi chiedo? Eppure il profilo corrispondeva. E' solo curiosità, ormai. Mi collego sul sito, cerco, mi arrampico tra un link e l'altro, e alla fine ci arrivo. La convocazione è era online, con tanto di punteggio (molto buono tra l'altro---ma tanto con le lodi non ci si fa un bel niente) e data dell'orale che risale alla scorsa settimana!Sì, la settimana scorsa.

Bel modo di fare selezione, vero? Se te ne accorgi, sei convocata, altrimenti chi s'è visto, s'è visto! 
Dalla loro c'è che sul bando c'era scritto, ma è comunque ridicolo!!
Avendo deciso di non partecipare, io mi sono disinteressata e non avevo prestato attenzione a questo piccolo particolare, ma se avessi voluto partecipare, secondo la loro idea, avrei dovuto controllare ogni giorno il sito da qui all'eternità (visti i tempi biblici di alcuni concorsi).

Devo essere sincera, mi ci sono fatta sopra una bella risata, condita con un po' di soddisfazione per aver preso la decisione di togliermi definitivamente da scherzi meccanismi del genere.

Lascio che il portone sul paese dei balocchi si chiuda per sempre.
Ed immediatamente si è aperta una porta, piccola, piccola, proprio come quella del paese delle meraviglie. Una supplenza, annuale, di due ore settimanali . . . perfettamente compatibile con il mio attuale contratto. Una piccola porta che si apre su una strada. La strada che voglio percorrere.

Aggiornamento. . . beh, lo stregatto ci ha messo lo zampino e la piccola porta attualmente si è chiusa, perchè come accade spesso la prof in graduatoria avanti a me si è fatta viva all'ultimo e si è presa la supplenza . . . ma non fa niente, se non  è questa sarà un'altra.
Per me resta un segno.

Altro aggiornamento. . . la supplenza è mia! E' o non è un segno?

3 commenti:

  1. Se sapessi come è andata la perdita e la riacquisizione della supplenza...allora sì che rimarresti veramente senza parole! Comunque, è andata...evvai!

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  2. sono contenta del finale...te lo meriti!

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